Malattie mentali

Nel soggetto anziano non si riferisce unicamente al processo naturale di invecchiamento ma bensì ad una patologia caratterizzata da determinati disturbi mentali.

18 ottobre 2024
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Malattie mentali Malattie mentali

Le patologie legate all’avanzare dell’età coinvolgono alcune malattie mentali che richiedono un supporto assistenziale dell’anziano, con una presa in carico di tipo specialistico e multidisciplinare.

Cosa sono le malattie mentali?

Le malattie mentali sono sindromi caratterizzate da significativi problemi che impattano sul pensiero, sulla regolazione delle emozioni, o sul comportamento del soggetto colpito, riflettendo una disfunzione dei processi psicologici, biologici o dello sviluppo che compongono il funzionamento mentale.

Tra le malattie psichiatriche più comuni nel soggetto anziano vediamo depressione, i disturbi della memoria e le demenze senili.

Si definisce demenza una patologia degenerativa che deteriora progressivamente le funzioni cognitive del soggetto interessato.

Nel soggetto anziano non si riferisce unicamente al processo naturale di invecchiamento ma bensì ad una patologia caratterizzata da determinati disturbi mentali che si possono così riassumere:

  • perdita della memoria;
  • difficoltà nello svolgimento delle normali attività quotidiane;
  • perdita del senso spazio/tempo;
  • problemi nel linguaggio;
  • deficit nella capacità di giudizio;
  • sbalzi di umore e di comportamento.

Spesso questa tipologia di disturbo può essere strettamente legata a disfunzioni a carico della circolazione sanguigna cerebrale che provoca il conseguente deterioramento cognitivo.

Malattie mentali negli anziani

Secondo i dati Istat* la malattia psichica più diffusa tra gli over 65 è la depressione: ne soffre l’11,3% degli anziani, con una netta prevalenza nel genere femminile. Percentuale che infatti riguarda il 14,9% delle donne over 65 anni, raggiungendo il 20% della fascia superiore agli 85 anni.

Ecco qui di seguito le più comuni malattie mentali, raccolte nel nostro elenco:

  • Depressione involutiva legata all’età, chiamata anche depressione senile: si manifesta solitamente con apatia e perdita di interessi, isolamento, disturbi dell’attenzione e della memoria, sintomi somatici.
  • Depressione da solitudine: le relazioni sociali giocano un ruolo fondamentale nel mantenimento di un buono stato di salute. Uno scarso supporto sociale e interazioni limitate non solo rappresentano un rischio di depressione, ma anche di declino cognitivo dell’anziano e di sviluppo di demenze. Per questo è fondamentale l’attivazione di percorsi di socializzazione e stimolazione cognitiva, come avviene all’interno delle nostre RSA: questi sono parti integranti del percorso di prevenzione secondaria e terapia.
  • Disturbi comportamentali da patologia neurologica: tra i pazienti affetti da malattie neurologiche sono frequenti le alterazioni del comportamento. Fra questi, il wandering è piuttosto diffuso tra coloro che soffrono di demenza, e Alzheimerin particolare, e consiste nel girovagare apparentemente senza meta (dall’inglese to wander: vagabondare). I motivi che possono determinare questo disturbo sono vari, dallo stato confusionale alla ricerca delle abitudini del passato, ma è pericoloso per l’anziano che – se non inserito in un ambiente protetto – rischia di allontanarsi, disorientarsi e alterarsi. Altri disturbi possono riguardare la memoria a breve termine, come nel caso dei pazienti che ripetono continuamente la stessa domanda, la violenza fisica o verbale, l’irrequietezza.

*Rapporto ISTAT: Le condizioni di salute della popolazione anziana in Italia – Anno 2019

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