RSA Anni Azzurri in Veneto

Anni Azzurri opera nella regione Veneto tramite 3 RSA, situate nelle province di Venezia e Rovigo, che garantiscono l’assistenza ideale a persone con diversi livelli e condizioni di autosufficienza, offrendo ricoveri di sollievo, riabilitativi, di convalescenza post-ricovero ospedaliero oppure soggiorni residenziali a tempo indeterminato.

Gli ospiti fortemente disorientati possono essere accolti all’interno di uno speciale Nucleo protetto, concepito ad hoc, dove personale qualificato e supportato dai migliori strumenti fornisce servizi di assistenza e supporto. Le RSA Anni Azzurri a Venezia propongono anche interventi assistenziali, sociali o riabilitativi, adatti anche a soggetti affetti da malattie e patologie complesse (condizioni neurodegenerative, demenze oppure Alzheimer) che prevedono terapie e assistenza continuative.

Un’equipe specializzata di medici, infermieri, OSS, ASA, fisioterapisti offre cure e assistenza medico-infermieristica, terapie riabilitative, supporto psicologico e affiancamento nelle attività quotidiane di alimentazione, vestizione ed igiene personale.

Uno staff di animatori e terapisti occupazionali qualificati ed aggiornati si occupa, invece, di stimolare la socialità e la creatività proponendo attività individuali o di gruppo che consentano all’ospite di mantenere attive abilità e interessi.  Per aiutarti nella fase di valutazione di una residenza per anziani, abbiamo raccolto le domande che più frequentemente ci vengono rivolte, con le risposte specifiche per la regione Veneto.

RSA Anni Azzurri in provincia di Venezia

Le RSA nella provincia di Venezia sono situate presso Mestre e Quarto d’Altino, all’interno di contesti unici, immersi nel verde e forniti dei migliori comfort, dove l’ospite vive non solo la tranquillità e la bellezza dei luoghi che lo accolgono, ma anche la possibilità e nonché la certezza di usufruire di assistenza e cure continuative, laddove necessario.

Una permanenza piacevole dove il dettaglio è concepito, strutturato e sviluppato per soddisfare in modo ideale le esigenze del singolo, ma anche dell’intera collettività. A disposizione dei nostri utenti un pacchetto di servizi volti alla stimolazione psico-fisica: terapie occupazionali, eventi, corsi ed iniziative, infine, che garantiscono integrazione ed interazione con il coinvolgendo anche le famiglie e le persone care.

RSA in provincia di Rovigo

La nostra Residenza di Rovigo, Sant’Anna, si trova a due passi dal centro storico ed è inserita all’interno di un bellissimo giardino, caratterizzato da diversi gazebi e dotata dei migliori comfort.

Il nostro personale sanitario garantisce assistenza H24 agli ospiti, programmi personalizzati calibrati sulle esigenze individuali, attività ludico-ricreative che coinvolgono musica live e laboratori artistici, per garantire, sempre, il conseguimento ed il mantenimento del benessere psicofisico ideale.



Tutto quello che ti serve sapere

Per i privati, viene richiesto il Questionario di Ammissione; per i convenzionati è necessario attendere che la persona risulti in prima posizione in graduatoria e che ci sia la disponibilità dell'Impegnativa di Residenzialità; successivamente occorre presentare il Questionario di Ammissione compilato dal MMG (medico di medicina generale). Le persone convenzionate hanno la priorità sui privati in relazione all'inserimento.

Le persone attualmente domiciliate presso abitazione privata devono ritirare presso lo Sportello Unico Integrato del proprio territorio di residenza la documentazione (Scheda SVAMA) da far compilare al MMG (medico di medicina generale). Una volta compilata, tale documentazione dovrà essere restituita allo Sportello Unico Integrato competente, dove si compila anche la Domanda di assistenza sociosanitaria per i servizi territoriali indicando le Residenze prescelte. In seguito, si viene contattati dall'Assistente Sociale del Territorio competente che svolgerà la visita domiciliare idonea a produrre la valutazione sociale del caso. La domanda viene quindi discussa in UVMD (Unità Valutativa Multidimensionale Distrettuale) che coinvolge il Medico Responsabile del Distretto, il MMG e l'Assistente Sociale del Comune di Residenza. Se in sede di UVMD la persona viene considerata "non autosufficiente" e il suo Indice di Priorità sarà superiore a 60 su 100 secondo scheda SVAMA, il nominativo verrà inserito nella Lista Unica per l'accesso ai servizi residenziali (RUR, Registro Unico di Residenzialità) e verrà contattata dalle Residenze prescelte quando sarà prima nella loro graduatoria. L'attivazione della convenzione, però, è subordinata all'emissione da parte dell'Azienda Ulss competente dell'Impegnativa di Residenzialità su richiesta della Residenza proponente. Per le persone inserite a titolo privato in Residenza, invece, il MMG a cui è assegnato la persona stessa compilerà la SVAMA "valutazione sanitaria" e "valutazione cognitiva e funzionale" da consegnare allo sportello unico integrato per l'avvio della procedura. Poi l'iter prosegue come sopra. Per persone ricoverate in ospedale all'interno del territorio dell'Azienda Ulss 12, per ottenere l'inserimento in graduatoria la procedura è maggiormente semplificata se la persona non è facilmente dimissibile al domicilio: è sufficiente segnalare al medico del reparto l'impossibilità di gestione delle condizioni della persona a domicilio. Il medico segnalerà quindi la situazione allo SCOT (Servizio di Continuità Ospedale Territorio) di Mestre o Venezia e la valutazione della scheda SVAMA avverrà all'interno dei due ospedali principali (UVMO Unità Valutativa Multidimensionale Ospedaliera) anche in seguito alla valutazione dell'assistente sociale dello stesso SCOT, previo colloquio con il familiare di riferimento e visita alla persona interessata nel reparto di degenza. In seguito a ciò la persona viene inserita in graduatoria e il convenzionamento segue l'iter sopra descritto.

Il contributo comunale per l'integrazione alla retta di Casa di Riposo viene erogato dal Comune di residenza della persona (ultima residenza presso abitazione privata) ed è subordinato al possesso dei requisiti richiesti nei regolamenti stabiliti da ciascuna Amministrazione Comunale. Anche le modalità di presentazione delle richieste di contributo sono specifiche per ciascun Comune. Potete rivolgervi al Servizio Sociale delle Residenze e/o a quello del Comune competente per ottenere informazioni più precise.

Il contributo comunale è solitamente subordinato all'emissione dell'impegnativa e quindi al convenzionamento con l'Azienda Ulss.

I tempi nelle nostre strutture sono abbastanza rapidi e dipendono essenzialmente dalla disponibilità immediata o meno della tipologia di sistemazione prescelta. In generale vanno da 2 a 10 giorni.

Esiste la figura dell'amministratore di sostegno, individuata dalla legge 6/2004 per coadiuvare la persona non autosufficiente nella gestione della sua vita personale. Per le persone residenti nel territorio dell'Azienda Ulss 12 Veneziana è necessario attivare la procedura di nomina se la persona è autorizzata dall'UVMD (Unità Valutativa Multidimensionale Distrettuale) a medio/lungo termine (non a tempo indeterminato) e risulta confusa in base al profilo della scheda SVAMA ("valutazione sanitaria" e "valutazione cognitiva e funzionale"). In tal caso è necessario avviare la procedura entro la scadenza del periodo autorizzato.

Per attivare la procedura di nomina, se la persona è lucida, il ricorso (richiesta) può essere presentato direttamente da uno dei soggetti legittimati alla cancelleria di volontaria giurisdizione. Se il tribunale di competenza è quello di Venezia, nel caso in cui il beneficiario risulti confuso, è necessaria l'assistenza di un legale o di un'associazione che offra supporto legale in accordo con il Tribunale di Venezia. Il Tribunale competente è quello di residenza.

Ciò deve essere verificato per ciascun caso con la segreteria UVMD (Unità Valutativa Multidimensionale Distrettuale) competente per residenza e normalmente devono sussistere motivazioni di necessità/urgenza.

In caso di persone con forte disorientamento spazio/temporale con rischio di fuga e/o di comportamenti tali da mettere la persona in pericolo (ad es: per wandering) è necessario verificare la necessità dell'accoglienza in un Nucleo Protetto e la possibilità di gestione attraverso colloquio pre-ingresso. Non tutte le Residenze sono dotate di nucleo protetto.

Se l'anziano viene ricoverato in ospedale ha diritto a mantenere il posto e viene comunque addebitato il costo della retta.

Se le condizioni psicofisiche lo permettono, l'ospite può sempre uscire in giornata con i familiari semplicemente dando comunicazione di orario di uscita e rientro. Per uscite non accompagnate da familiari occorre autorizzazione specifica. Per periodi di uscita più lunghi è consigliabile interpellare l'équipe della Residenza per condividere le modalità, previo parere del medico e accordo con la Direzione.

Eventuali visite da parte dei propri animali domestici devono essere autorizzate dalla Direzione della Residenza.

La Residenza dispone di un parcheggio. Le uscite degli Ospiti senza accompagnatore necessitano di opportuna autorizzazione.

Non è possibile portare in Residenza oggetti di valore; piccoli oggetti di valore affettivo possono essere portati con sé sotto la propria responsabilità e conservati negli spazi privati dell'abitazione dell'ospite (mobilio della camera). Nel caso di oggetti maggiormente ingombranti occorre l'autorizzazione della Direzione della Residenza compatibilmente con gli spazi offerti e con le norme di sicurezza.

Sì, ciò è possibile previa verifica della disponibilità di una stanza e la possibilità di gestione di entrambi all'interno dello stesso nucleo in base alle necessità assistenziali.

Viene richiesto un periodo minimo di permanenza di un mese (sono stabilite contrattualmente le penali per i soggiorni inferiori a tale periodo) . Si richiede un preavviso di 5 giorni per le uscite definitive. Per gli ospiti accolti in regime di accreditamento con l'Azienda Ulss, la richiesta di trasferimento può essere inoltrata alla segreteria UVMD (Unità Valutativa Multidimensionale Distrettuale) competente direttamente attraverso il servizio sociale della Residenza ospitante.

È necessario portare i propri ausili alla deambulazione, specialmente se assegnati dall'Azienda Ulss di provenienza.