Sono diverse le misure che il Servizio Sanitario Nazionale mette a disposizione delle persone non autosufficienti o dei loro caregiver. Il primo passo per accedere a questi servizi e contributi è fare la domanda per l’invalidità civile. Il riconoscimento dell'invalidità civile permette infatti all'anziano di ottenere gratuitamente dal Servizio Sanitario Nazionale ausili specifici (per esempio materasso antidecubito, letto articolato, carrozzina), l'assegno di accompagnamento e i benefici della Legge 104.
Per ottenere l'Invalidità civile bisogna rivolgersi al proprio medico curante per il rilascio di un certificato secondo il modello predisposto dall'INPS (Mod C. AP68) che attesta l'infermità. Si dovrà quindi presentare all’INPS la domanda di accertamento di invalidità civile per via telematica o con il supporto di un centro di assistenza fiscale (CAF) o patronato. Si verrà quindi ricontattati per una valutazione da parte di una commissione medica con la presenza di un medico INPS che attesterà il livello di non autosufficienza riscontrato. Se verranno riconosciuti i benefici economici si dovranno fornire i propri dati bancari all’INPS per via telematica o col supporto del CAF o patronato.
È un aiuto economico riconosciuto a tutti i cittadini che si trovino in una condizione di non autosufficienza, ovvero l’incapacità a compiere gli atti della vita quotidiana (come lavarsi, vestirsi, spostarsi, nutrirsi in autonomia). È un contributo che può arrivare a 525,17 euro per 12 mensilità, per coloro che abbiano riconosciuta un’invalidità civile pari al 100%. Non è un reddito, ed è esente da imposte.
Nel caso in cui una persona inabile chieda di essere riconosciuta quale invalida civile, oppure sia già stata riconosciuta e, con il passare del tempo, le condizioni sanitarie si siano aggravate a tal punto da non poter essere in grado di svolgere autonomamente gli atti della vita quotidiana, è possibile chiedere l’accertamento dell’attuale situazione fisica e sanitaria mediante la domanda di invalidità civile o, se già sottoposta in passato a questo riconoscimento, si può presentare domanda di aggravamento. Bisogna quindi rivolgersi prima al proprio medico curante per il rilascio di un certificato medico introduttivo e successivamente inoltrarlo on-line sul sito dell'INPS.
La legge 104 non consiste in un aiuto economico per l’ospite, ma consente al familiare/caregiver che debba occuparsi di una persona anziana non autosufficiente, di usufruire di 3 giorni di permesso retribuito al lavoro, di potersi assentare dal lavoro per 2 anni, di acquistare con l'Iva al 4% e di usufruire della detrazione Irpef al 19%.
Questa legge permette di ottenere delle agevolazioni ai parenti di persone con invalidità civile oppure agli stessi lavoratori se affetti da disabilità grave o handicap riconosciuto.
Per ottenerle è necessario che la persona da assistere abbia già ottenuto il certificato di invalidità almeno al 33,3% e aver portato a termine la procedura per il riconoscimento dell’invalidità.
Dopodiché si può fare domanda all’INPS per via telematica o con il supporto di un CAF o patronato.
Alcune Regioni prevedono aiuti specifici per i propri cittadini non autosufficienti o per coloro che si prendano cura di persone non autosufficienti. È dunque sempre utile rivolgersi ai servizi territoriali (assistenti sociali) per richiedere una consulenza sul tema della non autosufficienza. Anche i CAF e patronati regionali solitamente sono molto preparati. È possibile inoltre consultare una lista di domande frequenti con le risposte specifiche per le singole Regioni: Lombardia, Piemonte, Liguria, Veneto, Toscana, Marche.
La Misura B2 è un contributo mensile (DGR n. 2720/2019 di Regione Lombardia) per il sostegno e supporto alla persona con disabilità grave e alla sua famiglia, per garantire una piena possibilità di permanenza della persona fragile di qualsiasi età al proprio domicilio e nel suo contesto di vita. La misura è attuata attraverso l'erogazione di buoni e/o voucher sociali mensili a seguito della presentazione dell'ISEE.
È necessario presentare domanda all'ASST (Azienda Socio Sanitaria Territoriale) di residenza che successivamente effettuerà la valutazione. Possono accedere alla Misura B2 persone di qualsiasi età, al domicilio, con limitazioni della capacità funzionale tali da compromettere significativamente la loro autosufficienza e autonomia personale nelle attività della vita quotidiana, di relazione e sociale. La Misura B2 è destinata anche a persone beneficiarie dell'indennità di accompagnamento; o con determinati valori massimi ISEE di riferimento (€ 25.000).
Il buono residenzialità è un contributo mensile erogato dalla Regione Piemonte del valore di 600 euro, per un massimo di due anni, a sostegno delle famiglie con anziani o disabili non autosufficienti.
Le assegnazioni saranno legate:
La domanda si potrà presentare tramite la piattaforma "Scelta sociale", che sarà attiva dall’inizio del 2023 su Piemonte tu. Nella fase di caricamento e istruttoria i beneficiari riceveranno supporto direttamente dalle strutture prescelte, in caso di scelta di residenzialità. Il beneficiario o la sua famiglia potranno poi decidere di utilizzare il buono per l'inserimento in una struttura residenziale sociosanitaria.
Contatta il nostro personale dedicato