Creare una società più amichevole nei confronti delle persone che vivono con la demenza.
È questo l’affascinante obiettivo a monte di “Ri_Trovarsi nell’Arte”, progetto cui ha aderito anche l’Rsa Anni Azzurri “Il Poggione” di Grosseto in partnership con il Museo Archeologico e d’Arte della Maremma e dedicato alle persone con Alzheimer e a chi se ne prende cura.
Più nel dettaglio, il progetto – presentato con un workshop nel corso del recente Alzheimer Fest di Firenze e che vedrà impegnata l’RSA grossetana dal mese di ottobre - prevede di dare la possibilità ai pazienti con Alzheimer di esprimere liberamente le proprie emozioni, idee, concetti, reminiscenze, in un ambiente non giudicante, ma piacevole, tollerante ed accogliente.
Stimolare le loro capacità residue attraverso l’osservazione, la narrazione, e la stimolazione. Il tutto coinvolgendo attivamente i familiari per creare nuovi tipi di relazioni ed esperienze condivise, positive. Contrastare lo stigma creando integrazione sociale, sul territorio, tra la cittadinanza, le persone affette da demenza e i loro caregiver. E infine creare un’esperienza che porti i pazienti fuori dagli istituti e, al contempo, aprire il museo alle persone con demenza e ai loro familiari.
Il progetto prevede inoltre l’accessibilità ai musei da parte delle persone affette da demenza e ai loro caregiver. L’approccio tiene conto delle particolari esigenze degli utenti di una RSA come il “Poggione” che fa della qualità nell’ assistenza ai pazienti uno dei suoi punti di forza ed è volto a tirar fuori l’emotività e la memoria delle persone in un flusso di coscienza che non subisce alcun giudizio e che non viene incasellato, viene piuttosto utilizzato un approccio che confermi e validi ogni singola espressione.
Gli ospiti della RSA saranno pertanto stimolati dall’arte e riconosciuti da operatori museali e geriatrici, professionalmente formati, in grado di restituire dignità e valore ad ogni emozione, raccogliendo fedelmente le loro parole.
Nello specifico, piccoli gruppi di ospiti de “Il Poggione” verranno accompagnati presso il Museo Archeologico e d’Arte della Maremma. Nella prima mattinata, ci sarà una presentazione in cerchio, e poi l’osservazione delle opere prescelte (dalle educatrici dell’RSA e dalle operatrici museali in base a quelle che più si prestano al progetto per condizioni di spazio e di fruibilità) con domande aperte o chiuse e il libero commento di quanto si sta osservando, con un operatore che provvederà a registrare tutto quanto gli ospiti dicono con la raccolta fedele delle osservazioni,e produzione di una storia o poesia da restituire a tutti i presenti al termine dell’incontro.
Un progetto di qualità che vede in campo le professionalità e competenze Anni Azzurri, operatori adeguatamente formati nella gestione di una progettualità con obiettivi importanti sia in termini sociali, nella direzione dell’inclusione e del contrasto dello stigma, sia sul versante dei benefici terapeutici e dell’apprezzamento degli ospiti della Rsa.
In foto: un momento del workshop durante il recente Alzheimer Fest di Firenze.