Leggi il nostro articolo, scopri quali sono i valori ideali della pressione arteriosa negli anziani per una salute ottimale.
Con l’avanzare dell’età è importante conoscere i valori della pressione arteriosa, sia per quanto riguarda la pressione ottimale, che permette un buon funzionamento del cuore, sia per i valori considerati normali, ma che in realtà indicano soglie specifiche oltre le quali si incorre in pericoli per lo stato di salute generale.
Con il passare del tempo i valori medi della pressione arteriosa negli anziani cambiano notevolmente a causa, soprattutto, di una fisiologica rigidità a livello di arterie che va a colpire soprattutto la pressione sistolica, anche detta la massima.
È fondamentale un buon mantenimento della pressione arteriosa per prevenire stati di ipertensione e relativi rischi cardiovascolari.
Per la medicina, infatti, valori che determinano una pressione bassa in età avanzata sono da considerarsi migliori.
L'ipertensione arteriosa è la conseguenza della pressione del sangue nelle arterie più alta rispetto agli standard fisiologici normali.
Tale condizione, laddove non rilevata può danneggiare i vasi sanguigni, il cuore e altri organi.
Il cuore, infatti, si affatica notevolmente modificando la propria conformazione strutturale e favorendo l’insorgere di aterosclerosi, ictus, infarti.
I vasi sanguigni diventano meno elastici e si lesionano, favorendo l’accumulo di grassi all’interno di tali lesioni, con conseguenze pericolose per l’intero organismo.
Infine, un circolo del sangue non efficace può provocare danni a reni, cervello, occhi e ad altri organi che risultano non adeguatamente irrorati.
Le cause dell’ipertensione sono varie e possono ricondursi non solo a dieta e stile di vita scorretto, ma anche a fattori genetici, ereditarietà, obesità, età, l’utilizzo di farmaci, la gravidanza e la menopausa.
Il disturbo di pressione alta può essere presente nel paziente per un lungo periodo senza mostrare sintomi particolari. Ciò rappresenta in realtà un grande rischio perché in questo caso il soggetto non interviene, andando incontro a rischi notevoli.
Gli esperti sostengono, infatti, che i danni causati dalla pressione alta possono mostrarsi anche dopo dieci anni dalla comparsa dei primi sintomi silenti.
Ecco perché la pressione alta è anche definita “assassino silenzioso”, perché in alcuni casi conduce il soggetto alla morte, silenziosamente, senza sintomi evidenti.
Esiste però un ventaglio di sintomi che possono fare da campanello d’allarme e che non vanno mai sottovalutati.
I valori normali della pressione negli anziani dovrebbero sempre essere tenuti sotto controllo perché, come anticipato, condizioni di pressione alta possono causare danni, anche irreversibili.
Come comportarsi quindi in caso di pressione alta?
Sicuramente avvalersi di una buona terapia personalizzata rappresenta la via più indicata; tuttavia, è importante un precedente lavoro di prevenzione.
Ma, prima di ricorrere all’ausilio di farmaci, si raccomanda sempre una dieta bilanciata e sana, esercizio fisico ed uno stile di vita corretto.
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