Lo stato vegetativo è una condizione cronica che consente di conservare e mantenere attive alcune funzionalità, tra cui la respirazione e l’attività cardiaca.
Lo stato vegetativo trova il suo significato nell’evoluzione del coma ed è caratterizzato da un’attività di veglia e totale inconsapevolezza di sé e dell’ambiente circostante.
Nonostante ciò, la persona in stato vegetativo mantiene attive le proprie funzioni cardiache e respiratorie, nonché la capacità di masticare, deglutire e sbadigliare, muovere gli occhi e avvertire eventuali forti rumori compiendo anche movimenti involontari a seguito di particolari stimoli a volte dolorosi.
Continua a leggere e scopri il significato di stato vegetativo, quali sono le possibili cause e le prospettive di cura.
Le persone in stato vegetativo vivono in una costante condizione di veglia in totale assenza della consapevolezza di sé e dell’ambiente in cui si trovano.
Le possibilità di tornare ad una vita normale sono molto poche, per questo si parla di stato vegetativo irreversibile o permanente.
Come anticipato in precedenza, lo stato vegetativo è una condizione cronica che consente di conservare e mantenere attive alcune funzionalità, tra cui la respirazione e l’attività cardiaca.
Tuttavia, il paziente perde consapevolezza di sé stesso e dell’ambiente che lo ospita.
All’origine dello stato vegetativo possono esserci molteplici cause, eventi, traumi e fattori, tra cui: un ictus o ipossia cerebrale, malattie neurovegetative o metaboliche gravi, un tumore o un ascesso cerebrale, meningite e molto altro ancora.
Convenzionalmente una condizione che supera la durata di un mese definisce uno stato vegetativo persistente, condizione da cui, in casi assai rari, il paziente può raggiungere uno stato di minima coscienza.
I sintomi che esprimono e meglio identificano uno stato vegetativo sono tipici, e più precisamente:
Attualmente non esiste una terapia o una gamma di strumenti avanzati in grado di ripristinare il normale e regolare stato di coscienza nel paziente affetto da stato vegetativo.
Esistono, tuttavia, delle terapie di supporto volte a prevenire possibili complicanze, legate allo stato di immobilizzazione del soggetto mantenendolo in vita.
Ma quali sono le principali complicazioni che possono insorgere in un soggetto in stato vegetativo?
Polmonite da aspirazione, malattia tromboembolica e piaghe da decubito, le quali possono insorgere provocando conseguenze gravi nel paziente.
È quindi importante il supporto di personale qualificato che impegni il paziente, ad esempio, in esercizi di fisioterapia per prevenire contratture muscolari causate dalla prolungata immobilità.
Inoltre, la regolare somministrazione di nutrienti e acqua è fondamentale ai fini di favorire la sopravvivenza del paziente, nonché il mantenimento di un buono stato di salute.
Laddove la causa non risieda in un trauma cranico, un eventuale recupero dallo stato vegetativo difficilmente potrà avvenire dopo 1 mese. Al contrario, la guarigione è improbabile dopo 12 mesi.
Tuttavia, si sono riscontrati casi di miglioramento nell'arco di mesi o anni.
Un paziente in stato vegetativo necessita di attenzioni e cure particolari e continuative.
Il supporto del personale qualificato di una RSA è la soluzione più adeguata che consente monitoraggio continuo e supporto adeguato.
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