Perché gli anziani dormono sempre?

Con il passare dell’età l’organismo incontra diversi tipi di cambiamento, naturale e progressivo, tra cui spicca la stanchezza.

10 maggio 2024
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Perché gli anziani dormono sempre? Perché gli anziani dormono sempre?

Non si tratta unicamente di stanchezza fisica, ma anche, e soprattutto, dall’interazione di più fattori biologici, ambientali e, sicuramente, psicologici.

Perché una persona anziana dorme sempre? Esploriamo le cause della stanchezza diurna nei soggetti anziani e cerchiamo di capire come migliorare la qualità della loro vita adattando le cure e le attenzioni necessarie.

È normale che una persona anziana dorma sempre?

In età avanzata i cicli cambiano alterando il fabbisogno delle ore di sonno, che si riduce. Perché? L’attività fisica tende a diminuire, influenzando conseguentemente la quantità di energia consumata.

Il tempo libero cresce e la vita diventa meno frenetica, permettendo di concedersi riposini durante le lunghe giornate, che si sommano alla quantità totale di sonno necessaria, diminuendo così la necessità di un lungo sonno ininterrotto durante la notte.

Il ritmo circadiano naturale del corpo può cambiare, portando a periodi di sonnolenza durante il giorno e a momenti di insonnia nel corso della notte.

L’anziano diventa infatti più sensibile ai cambiamenti di luce e buio. Ciò significa che potrebbe essere più incline ad addormentarsi quando è buio e svegliarsi alle prime luci dell'alba.

Anche gli effetti collaterali dei farmaci comunemente prescritti agli anziani (ad esempio sedativi, ipnotici, o antidepressivi) potrebbero influire sul sonno.

Tuttavia, le cause potrebbero essere interconnesse e celare disturbi più gravi e cronici, che richiedono il parere esperto di un medico.

Ecco alcuni esempi di patologie “nascoste” che potrebbero manifestarsi con sonnolenza eccessiva:

  • diabete: una condizione cronica che può portare a stanchezza e sonnolenza, causate dall’inefficiente utilizzo del glucosio come fonte di energia per il corpo;
  • ansia: può disturbare il sonno notturno, portando a stanchezza durante il giorno e, di conseguenza, al bisogno di dormire;
  • depressione e declino cognitivo: possono causare stanchezza significativa e aumentare il desiderio di dormire, influenzando così il ritmo normale sonno-veglia;
  • dolori posturali, artrosi fisiologiche, difficoltà digestive, respiratorie, cardiache, turbe metaboliche e farmacologiche.

Si può fare qualcosa per la sonnolenza diurna negli anziani?

La sonnolenza negli anziani può essere controllata attraverso una dieta sana ed equilibrata che includa una buona assunzione di pescefonte di Omega 3 – e carne che favorisce la sintesi della serotonina e della melatonina, gli ormoni dell'addormentamento.

Gli Omega-3 migliorano invece diversi aspetti del sonno: contengono infatti DHA, acido docosaesaenoico, un acido grasso essenziale per il cervello e la salute degli occhi. In particolare, esso aumenta la melatonina e favorisce un sonno più profondo e ristoratore.

Si raccomanda di incentivare sempre il consumo di acqua (almeno due litri al giorno) che contiene oligoelementi utili per mantenere il regolare ciclo veglia-sonno. Tra essi ricordiamo il magnesio e il potassio, una cui carenza può portare a soffrire di insonnia ed a irritabilità.

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