Pasti nelle Residenze Anni Azzurri: un progetto con H.A.R.G. per la disfagia

Il Gruppo KOS, in sinergia con H.A.R.G., lancia un progetto innovativo che trasforma il pasto in un momento sicuro, nutrizionalmente equilibrato e sensorialmente piacevole, migliorando la vita dei pazienti con disfagia.

04 febbraio 2025
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Pasti nelle Residenze Anni Azzurri: un progetto con H.A.R.G. per la disfagia Pasti nelle Residenze Anni Azzurri: un progetto con H.A.R.G. per la disfagia

Il Gruppo KOS mette in campo un progetto di grande attenzione nei confronti della qualità della vita dei pazienti con disfagia, problematica legata alle difficoltà di deglutire gli alimenti e che colpisce con frequenza la popolazione anziana.

Il progetto, condotto in sinergia con H.A.R.G. (società benefit che ricerca e sviluppa preparati alimentari disidratati a texture modificata adatti alla gestione dietetica nelle persone affette da disfagia di diversa gravità) guarda alle molteplici necessità del paziente disfagico con la finalità di raggiungere un livello di soddisfazione pieno di tutti gli aspetti, sia quelli di carattere clinico (gli alimenti devono prioritariamente avere le adeguate caratteristiche di densità, viscosità e consistenza per ridurre al minimo il rischio di complicanze cliniche), sia dal punto di vista dei corretti apporti nutrizionali sia, una delle novità più rilevanti del progetto, gli aspetti legati alla gradevolezza degli alimenti, visiva, olfattiva e gustativa.

Il progetto è stato testato per 6 mesi presso la Residenza Anni Azzurri Mirasole di Opera (MI) e i riscontri - documentati da un’ analisi svolta insieme all'Università degli Studi di Genova - sono stati molto buoni sotto tutti i punti di vista, compreso quello del gradimento dei pazienti che hanno apprezzato la bontà dei pasti, evidenziando un concreto miglioramento del loro benessere quotidiano.

Ora, in virtù di questi esiti del test, KOS ha deciso di implementare il servizio anche in altre Residenze, a cominciare da San Luca, Sant'Ambrogio e Polo Geriatrico a Milano, San Sisto a Bergamo, Melograno a Cassina Dè Pecchi, le Residenze di Rezzato, Mestre e Quarto d'Altino, oltre alle Residenze di Santena e Abitare il Tempo a Loreto che già ne usufruivano ed a Mirasole dove, appunto, si è svolta la fase di test.

Ad oggi, il progetto alimenta circa 350 pazienti disfagici, ai quali viene somministrata l’intera giornata alimentare, garantendo pasti equilibrati e studiati per rispondere a tutte le esigenze cliniche e nutrizionali. Inoltre il progetto consente il miglioramento complessivo della gestione dei pasti nei reparti.

Previsto anche un affiancamento tecnico con specialisti di HARG, in cucina e nei reparti, sull'utilizzo, la preparazione e la somministrazione di questi prodotti.

“Si tratta di un percorso progettuale utile e dai documentati benefici per gli Ospiti disfagici – dice Chiara Monti, Direttrice Medica Anni Azzurri – oltre che di rilevante interesse per l'incremento della sicurezza delle cure ed il continuo miglioramento della qualità nei servizi erogati"

La disfagia

La disfagia, ovvero la difficoltà nel processo di deglutizione di alimenti solidi e/o liquidi, può portare a complicanze cliniche significative come ad esempio la malnutrizione calorico-proteica, sarcopenia e polmonite “ab ingestis”.

Queste complicanze, soprattutto nella popolazione anziana, incidono negativamente sullo status del paziente.

La disfagia può anche causare disagio cronico per il paziente che non percepisce più la gradevolezza del momento del pasto, limitando così l'interazione sociale e portando ad una riduzione dell'umore fino alla depressione.

I dati di letteratura descrivono una prevalenza della disfagia nel 13% della popolazione generale over 65, percentuale che sale a più del 50% nelle persone ricoverate in nursing homes, mentre la condizione si registra nel 40-70% delle persone affette da ictus e nel 60-80% dei pazienti con malattie neurodegenerative (fino all'82% dei pazienti con Parkinson e l'84% di quelli con Alzheimer).

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