L'inappetenza può essere un indicatore comune dell'invecchiamento, ma, in alcuni casi, i soggetti anziani non vogliono mangiare per altri motivi.
Tra i problemi comuni che emergono con l'avanzare dell'età vi è l’inappetenza, che può causare stanchezza e una significativa perdita di peso, rischiosa per gli anziani. Le cause possono essere svariate e, in alcuni casi, nascondere anche patologie complesse.
Attraverso questo articolo approfondiremo perché a volte gli anziani hanno poca voglia di mangiare, analizzando le cause dell'inappetenza e come risolverla.
L'inappetenza è una condizione specifica caratterizzata dalla mancanza di appetito, che può manifestarsi in qualsiasi fase della vita e può avere diverse cause.
Il giusto apporto di cibo è necessario per mantenere in forze l’organismo assicurando il regolare svolgimento delle più diverse funzioni fisiche, tra cui camminare, parlare, leggere e, addirittura, pensare.
Il cibo è importante, funge quindi da carburante per il corpo, e un apporto non adeguato può sfociare in disturbi, soprattutto in età geriatrica.
Le conseguenze legate all’inappetenza possono infatti essere:
L'inappetenza può essere un indicatore comune dell'invecchiamento, ma, in alcuni casi, i soggetti anziani non vogliono mangiare per altri motivi.
Tale riluttanza potrebbe infatti celare:
All’origine dell’inappetenza possono risiedere anche altre cause, come protesi dentarie e dentizione insufficiente, perdita di gusto e olfatto, utilizzo di antibiotici, chemioterapia, radioterapia oppure difficoltà a deglutire.
L’inappetenza in età senile può generare una carenza nutrizionale e altri danni, pericolosi per la salute generale dell’organismo.
Occorre pertanto implementare alcune abitudini, che potrebbero essere la chiave per stimolare l’appetito e risolvere ogni eventuale problema correlato:
È importante anche considerare altri fattori tra cui, per esempio, la stitichezza, e intervenire in modo opportuno attraverso l’impiego di soluzioni che agiscano sul problema e ripristinino una situazione ottimale.
È buona pratica controllare anche i farmaci assunti dal soggetto e verificare possibili controindicazioni che prevedano l’insorgere di inappetenza.
Prima di attuare qualsiasi soluzione o rimedio, si raccomanda sempre una visita con il medico di famiglia, con il quale identificare la strada corretta.