Inappetenza negli anziani: cause e rimedi

L'inappetenza può essere un indicatore comune dell'invecchiamento, ma, in alcuni casi, i soggetti anziani non vogliono mangiare per altri motivi.

17 ottobre 2024
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Inappetenza negli anziani: cause e rimedi Inappetenza negli anziani: cause e rimedi

Tra i problemi comuni che emergono con l'avanzare dell'età vi è l’inappetenza, che può causare stanchezza e una significativa perdita di peso, rischiosa per gli anziani. Le cause possono essere svariate e, in alcuni casi, nascondere anche patologie complesse.

Attraverso questo articolo approfondiremo perché a volte gli anziani hanno poca voglia di mangiare, analizzando le cause dell'inappetenza e come risolverla.

Cos'è l'inappetenza?

L'inappetenza è una condizione specifica caratterizzata dalla mancanza di appetito, che può manifestarsi in qualsiasi fase della vita e può avere diverse cause.

Il giusto apporto di cibo è necessario per mantenere in forze l’organismo assicurando il regolare svolgimento delle più diverse funzioni fisiche, tra cui camminare, parlare, leggere e, addirittura, pensare.

Il cibo è importante, funge quindi da carburante per il corpo, e un apporto non adeguato può sfociare in disturbi, soprattutto in età geriatrica.

Le conseguenze legate all’inappetenza possono infatti essere:

  • Dimagrimento e disidratazione: uno scarso apporto calorico e di liquidi può impattare sulla massa corporea, portando a un progressivo calo di peso e disidratazione, condizioni estremamente pericolose per l’organismo di un soggetto anziano.
  • Debilitazione muscolare: proteine e nutrienti sono fondamentali al fine di evitare l’insorgere sarcopenia, ovvero la perdita di massa muscolare e, di conseguenza, la compromissione della mobilità.
  • Depressione: una corretta nutrizione influisce anche sulla salute mentale. Alcuni nutrienti sono infatti essenziali per mantenere attiva la funzione cerebrale e il buonumore.
  • Perdita di memoria: la carenza di alcune sostanze, come le vitamine del gruppo B, può influenzare la memoria e le capacità cognitive, specialmente negli anziani.

Possibili cause dell'inappetenza negli anziani

L'inappetenza può essere un indicatore comune dell'invecchiamento, ma, in alcuni casi, i soggetti anziani non vogliono mangiare per altri motivi.

Tale riluttanza potrebbe infatti celare:

  • Ansia e depressione: condizioni che possono influire sull’appetito, anche a causa dei cambiamenti che caratterizzano queste patologie e che alterano i livelli di particolari sostanze chimiche nel cervello, incaricate di regolare la sensazione della fame.
  • Malattia polmonare ostruttiva cronica: una patologia respiratoria che può aumentare il consumo di energie anche a riposo, rendendo faticoso anche l’atto di dover mangiare.
  • Tumori che possono influenzare il metabolismo e alterare i meccanismi di fame e sazietà.
  • Insufficienza cardiaca, renale oppure epatica, che possono compromettere le capacità dell’organismo di eliminare i liquidi in eccesso. L’accumulo di tossine può generare nausea e influire sull’appetito.

All’origine dell’inappetenza possono risiedere anche altre cause, come protesi dentarie e dentizione insufficiente, perdita di gusto e olfatto, utilizzo di antibiotici, chemioterapia, radioterapia oppure difficoltà a deglutire.

Come stimolare l'appetito in una persona anziana che non vuole mangiare?

L’inappetenza in età senile può generare una carenza nutrizionale e altri danni, pericolosi per la salute generale dell’organismo.

Occorre pertanto implementare alcune abitudini, che potrebbero essere la chiave per stimolare l’appetito e risolvere ogni eventuale problema correlato:

  1. Bere è fondamentale! L’acqua è davvero vitale per il nostro organismo: 2.5 l al giorno (assunti attraverso acqua, frutta e verdura) sono raccomandati, soprattutto in età geriatrica. No ad alcolici e bibite gassate.
  2. Consumare almeno 3 pasti al giorno, senza mai saltare la colazione – si raccomandano porzioni leggere ricche di nutrienti.
  3. Mai sottovalutare il potere terapeutico della convivialità: organizzare pasti in famiglia o con gli amici, curando l’atmosfera, scegliendo stoviglie e tovaglie belle e servendo piatti colorati e gustosi, stimola infatti la voglia di mangiare, serenamente e in allegria.

È importante anche considerare altri fattori tra cui, per esempio, la stitichezza, e intervenire in modo opportuno attraverso l’impiego di soluzioni che agiscano sul problema e ripristinino una situazione ottimale.

È buona pratica controllare anche i farmaci assunti dal soggetto e verificare possibili controindicazioni che prevedano l’insorgere di inappetenza.

Prima di attuare qualsiasi soluzione o rimedio, si raccomanda sempre una visita con il medico di famiglia, con il quale identificare la strada corretta.

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