Le piaghe da decubito, diversamente dette lesioni da pressione o ulcere, riguardano la pelle e i tessuti sottostanti e possono provocare conseguenze anche gravi. Si tratta di lesioni comuni negli anziani allettati: scopri in questo articolo come curarle e come trattarle correttamente.
Anche dette lesioni da pressione o ulcere, le piaghe da decubito riguardano l’organo pelle e i tessuti sottostanti, un danno cutaneo causato dalla mancanza di flusso sanguigno per via di una pressione prolungata nel tempo.
Si formano generalmente nei punti del corpo che vedono sporgere lo scheletro (e più precisamente osso sacro, talloni, nuca, rachide, ischio) e, con l’opportuno trattamento e intervenendo allo stadio iniziale, possono guarire in modo progressivo.
Le piaghe da decubito si sviluppano soprattutto a seguito di una lunga permanenza a letto ed interessano specifiche parti del corpo che variano, appunto, dalla posizione assunta per il lasso di tempo.
Queste aree sono particolarmente suscettibili alle piaghe da decubito a causa della pressione continua che viene esercitata sui tessuti molli tra l'osso e la superficie del supporto. La pressione riduce il flusso di sangue e porta a una diminuzione dell'ossigeno e dei nutrienti che raggiungono i tessuti, provocando danni e necrosi.
Le zone interessate dalle piaghe da decubito sono:
Le piaghe da decubito si presentano inizialmente come pelle arrossata, il cui aspetto peggiora progressivamente fino a creare delle vesciche che si trasformano successivamente in ferite, il cui colore varia da viola a marrone.
Le piaghe da decubito provocano solitamente prurito: tuttavia, in caso di obnubilamento del sensorio (per la medicina si tratta di uno stato di confusione mentale o una compromissione dell'attenzione, della coscienza e dell'orientamento), possono causare anche dolore. Gli stadi delle piaghe di decubito sono quattro e si basano sulla gravità dei danni dei tessuti molli.
La pelle è arrossata, ma non aperta; il colore scuro potrebbe presentare cambiamenti significativi nel colore. La consistenza e le caratteristiche della piega sono variabili: può essere infatti più calda o fredda, più soda o più morbida.
La piaga si presenta superficiale e di colore rosa/rosso; è possibile riscontrare la predita della cute superficiale, con abrasioni e/o vesciche.
La piaga è priva di tutti gli strati della cute e appare profonda quanto lo strato adiposo, tuttavia i muscoli e le ossa sottostanti non sono ancora esposti.
Si tratta dello stadio più grave che vede muscoli, tendini ed ossa esposti e può portare a conseguente molto gravi.
Prima di parlare di come curare le piaghe da decubito è necessario sottolineare quanto, in questi casi, la prevenzione sia fondamentale, dato che curare le piaghe da decubito non è così semplice. La prevenzione coinvolge una serie di pratiche, che includono:
Il trattamento delle piaghe, invece, può essere molto più complesso e coinvolge:
Un corretto trattamento è fondamentale per evitare l’insorgere di complicanze, anche gravi, tra cui infezioni, necrosi dei tessuti, complicazioni mediche varie fino a stadi di sepsi che può causare un'infiammazione sistemica, compromettere il funzionamento degli organi vitali e può essere potenzialmente mortale.
L’assistenza e il monitoraggio costanti sono cruciali, e operazioni legate a questa particolare condizione vanno eseguite attraverso cure intermedie, che devono necessariamente essere volte da personale qualificato: Anni Azzurri, in questo senso, offre cura e assistenza specifica anche nel caso di soggetti affetti da piaghe di decubito.