In età geriatrica rappresenta uno dei parametri maggiormente monitorati poiché un eccesso nell’organismo può causare problemi e patologie, anche gravi.
La creatinina è un prodotto di scarto derivante dalla creatina, una molecola presente naturalmente nel nostro organismo, soprattutto all’interno di cervello e muscoli.
In età geriatrica rappresenta uno dei parametri maggiormente monitorati poiché un eccesso nell’organismo può causare problemi e patologie, anche gravi.
Leggi il nostro approfondimento e scopri subito le cause di un aumento di creatinina negli anziani, i potenziali rischi correlati e gli eventuali rimedi.
La creatinina è una sostanza di scarto della creatina, ovvero un amminoacido prodotto da reni, pancreas e fegato e coinvolto nell’attività muscolare, nella contrazione e nel sostegno generale della struttura. Essa viene assunta dall’organismo attraverso alimenti comunissimi, tra cui pollo, maiale, manzo, salmone e tonno.
In condizioni normali, la creatinina viene prodotta e in seguito rilasciata nel sangue per poi essere filtrata attraverso i reni e, successivamente, eliminata tramite l’urina. Quando ciò non avviene, può raggiungere livelli molto alti ed essere visibile in sangue e urine, causando danni anche gravi all’organismo.
Tali livelli, infatti, devono mantenere un certo standard, tra 0,6 e 1,2 milligrammi per decilitro per gli uomini e tra 0,5 e 1,1 milligrammi per decilitro per le donne (nei soggetti anziani il range di riferimento potrebbe però essere fisiologicamente un po’ più basso).
Una buona funzionalità renale, unitamente ad altri fattori che approfondiremo in seguito, regola il livello di creatinina nel sangue e nelle urine.
Ma quali sono le cause di tale innalzamento nei soggetti anziani?
Principalmente possiamo attribuirle ad un’insufficienza renale, sia acuta che cronica, ma anche una dieta ricca di proteine oppure un eccessivo consumo di carne possono influire significativamente.
Più in generale i valori vengono alterati ed influenzati da:
La creatinina alta non presenta sintomatologie evidenti ed è possibile individuarla unicamente attraverso esami specifici di sangue e urine.
Infatti, molto spesso si tratta di una condizione asintomatica, tuttavia in caso di danni ai reni, il soggetto potrebbe presentare debolezza, affaticamento, inappetenza, nausea.
Livelli troppo alti possono provocare inoltre:
Nei casi più gravi, è possibile l’insorgere di:
Abbiamo visto che livelli di creatinina alta possono sfociare in patologie anche croniche, perciò si raccomandano determinate azioni per monitorarli o ridurli.
Anzitutto si consiglia di bere adeguatamente per mantenere una buona idratazione oltre a controllare la frequenza di minzione e la qualità delle urine, nonché seguire una corretta alimentazione. Le scelte alimentari, infatti, influiscono molto sull’organismo in generale, soprattutto in età geriatrica.
Cosa mangiare in caso di creatinina alta? La dieta, strutturata anche secondo l’età e le esigenze del soggetto anziano, deve essere povera di sale e di zuccheri raffinati. Alcolici e caffè affaticano i reni, carni rosse e formaggi andrebbero consumati moderatamente, prediligendo frutta e verdura.
Si sconsigliano anche sforzi eccessivi e attività fisica intensa. Via libera a rilassanti camminate, evitando le ore più calde e gli sbalzi di temperatura.