Il soggetto anziano potrebbe avere una visione distorta ed errata di cosa sia una RSA, anche a causa dei fatti di cronaca proposti da TV e giornali.
La casa e i ricordi ad essa legati sono fondamentali per un anziano, simboleggiando autonomia, giovinezza e indipendenza. Tuttavia, in alcuni casi, arriva un momento in cui il soggetto non può più vivere presso il proprio domicilio, perché ha perso autosufficienza oppure necessita di cure specifiche che può ricevere unicamente da personale qualificato.
In questo caso, il ricovero in RSA è la soluzione raccomandata, che deve essere comunicata dai familiari con gentilezza e compassione.
Leggi il nostro articolo e scopri i nostri consigli su come comunicare a un anziano che andrà in casa di riposo.
Innanzitutto, si dovrebbe sempre coinvolgere l’anziano nei processi decisionali, spiegando i motivi legati a ogni possibile soluzione, nonché ogni vantaggio.
Una volta individuata la soluzione più adeguata è necessario utilizzare un approccio empatico evitando atteggiamenti aggressivi, autoritari e frettolosi.
Come prima regola si raccomanda di non utilizzare mai la parola struttura, perché può avere una connotazione fredda e impersonale. Meglio piuttosto optare per casa di riposo o residenza. Le parole sono importanti e occorre usare quelle giuste, che accompagnino con delicatezza la persona a comprendere e, in seguito, ad accettare il cambiamento.
Suggeriamo poi di ascoltare sempre le preoccupazioni dell’anziano, dimostrando al contempo una certa pazienza e una grande apertura. Un profondo ascolto, infatti, porta a capire che, una delle preoccupazioni più comuni tra soggetti in età geriatrica, è la perdita della propria identità.
Visitare insieme la residenza selezionata può essere una scelta utile che consente all'anziano di familiarizzare con il nuovo ambiente e con il personale.
È infine essenziale offrire supporto emotivo nel corso dell’intero processo, promettendo visite regolari ed un contatto costante.
Questo aiuterà l'anziano a sentirsi meno abbandonato e più sicuro nella nuova fase della sua vita.
Il soggetto anziano potrebbe avere una visione distorta ed errata di cosa sia una RSA, anche a causa dei fatti di cronaca proposti da TV e giornali.
È importante trasmettere alla persona che il ricovero presso una casa di riposo non equivale a un abbandono e non riflette sentimenti di rinuncia. Si tratta infatti di una decisione finalizzata a garantire benessere e assistenza, e non allontanamento e solitudine.
Assicurarsi che l'anziano comprenda che la scelta è motivata dal desiderio di offrire cure adeguate e un ambiente sicuro dove poter ricevere supporto continuo è fondamentale per alleviare eventuali timori o sentimenti di isolamento.
Specifichiamo, tuttavia, che esistono casi specifici previsti dalla legge che obbligano l’anziano al ricovero, ovvero:
Occorre specificare che, questa scelta, è fatta sempre nel migliore interesse dell'anziano.
I vantaggi della permanenza presso una casa di riposo sono numerosi e si raccomanda di comunicarli sempre per tranquillizzare il soggetto anziano e cancellare eventuali dubbi e preoccupazioni.
Una RSA assicura cure e prestazioni mediche H24 e la certezza di essere supportati da professionisti qualificati.
Ma non solo: al suo interno si sviluppa una piccola società che per molti diventa una seconda famiglia, fatta di rapporti umani, amicizie, passioni condivise ed affetto.
Le attività ricreative e culturali proposte stimolano la mente e favoriscono ulteriormente la socializzazione.
L’anziano può infine godere di pasti equilibrati e adatti alle necessità individuali, a garanzia di una nutrizione sana e corretta.
Ambienti sicuri ed accessibili riducono il rischio di possibili incidenti domestici, alzando notevolmente il livello di sicurezza e serenità.
Comunicare questi benefici in modo chiaro e rassicurante aiuta a mitigare le preoccupazioni dell'anziano, favorendo una transizione più serena verso questa nuova fase della vita.