Nel 2018, in occasione del Congresso Nazionale della Società Italiana di Geriatria e Gerontologia, si è proposto di spostare la soglia dell’età anziana da 65 a 75 anni.
Ma secondo alcuni esperti, l’ingresso in età anziana è da considerarsi assolutamente soggettivo.
Infatti, la percezione dell’età anziana non è unicamente legata alla data di nascita, ma coinvolge diversi fattori tra cui lo stato di salute, la funzionalità sociale, l’attività mentale e il contesto culturale in cui si vive.
Gli studiosi hanno dunque determinato una nuova soglia di ingresso all’età anziana, ma questa decisione merita davvero di essere approfondita.
Uno studio dell’Università di Goteborg, in Svezia, ha dimostrato la progressiva e naturale evoluzione delle fasce d’età nel corso dell’ultimo trentennio.
Gli odierni settantenni mostrano una condizione fisica simile a quella delle persone di 40-50 anni di trent’anni fa, mentre i settantacinquenni possono essere paragonati ai cinquantacinquenni degli anni '80.
Ma quindi, quando si diventa anziani? Il processo di invecchiamento dell’organismo è da ricondursi anche a fattori prettamente soggettivi che includono sicuramente elementi genetici ma anche, e soprattutto, abitudini scorrette, tra cui:
Oltre ai fattori personali menzionati, è importante riconoscere il ruolo cruciale del contesto socio-culturale, soprattutto nei paesi sviluppati.
Ciò influenza infatti l'accesso a cure sanitarie avanzate, supporto sociale, e politiche di welfare, fattori che contribuiscono ad una migliore qualità di vita e longevità dei soggetti anziani.
La vecchiaia non deve spaventare, fa parte di un percorso, di un naturale ciclo vitale; al contrario, dovremmo preoccuparci del modo in cui decidiamo di invecchiare.
Occorre sempre tenere a mente alcuni consigli per contrastare l’invecchiamento e mantenersi giovani più a lungo:
In conclusione, la vecchiaia è più di un semplice numero: è un percorso complesso che coinvolge la salute del corpo, la vivacità della mente, e l'armonia dello spirito.