Qual è la migliore soluzione? Quali sono i pro e i contro di ciascuna? In caso di Alzheimer è meglio rivolgersi ad una badante oppure ad una casa di riposo?
Con il passare del tempo il soggetto anziano può perdere autonomia e non riuscire più a gestire la propria quotidianità. Per questo motivo, molti, si affidano al supporto di un badante, oppure ricorrono a case di riposo o a strutture assistenziali. Qual è la migliore soluzione? Quali sono i pro e i contro di ciascuna? In caso di Alzheimer è meglio rivolgersi ad una badante oppure ad una casa di riposo?
La figura del badante e il suo inserimento all’interno dell’ambiente domestico è tra le opzioni maggiormente scelte, in caso di necessità.
La legge 311 del 2004 ha introdotto per la prima volta il termine “badante” sottolineando la sua importanza in termini di assistenza e cura delle persone anziane e/o disabili.
Si tratta dunque di una figura che, pur non essendo in possesso di qualifiche professionali, si impegna ad accudire anziani e persone non autosufficienti e rientra nella categoria dei lavoratori domestici.
Il badante ha mansioni varie, ma molto specifiche, e più precisamente:
Tra i vantaggi legati alla scelta di un badante c’è senza dubbio l’assistenza domestica e il fatto che l’anziano non lasci la propria casa e le proprie abitudini. Inoltre, tra il badante e il soggetto si instaura generalmente un rapporto umano basato su fiducia e affetto. Infine, la famiglia può dedicarsi a visite in modo naturale, senza doversi attenere ad orari e giorni prestabiliti.
Vi sono però anche alcuni aspetti negativi che includono, anzitutto, l’assenza di formazione specifica per assistere persone con diversi gradi di non-autosufficienza, l’assenza di un’assistenza infermieristica e medica, nonché il rischio di assumere persone non adatte al ricoprire il ruolo.
La scelta di un ricovero presso una struttura assistenziale ricade prevalentemente quando il soggetto anziano perde la propria autonomia.
La casa di riposo accoglie, infatti, soggetti con vari gradi di disabilità, che necessitato di un supporto medico e di cure infermieristiche.
La presenza di fisioterapisti ed altri professionisti, che collaborano con lo staff sanitario e quello educativo, favorisce il mantenimento delle capacità motorie e cognitive ed il recupero di funzioni specifiche.
All’interno di una struttura di questo tipo è, inoltre, presente un’equipe di animatori ed è prevista una certa socialità e l’organizzazione di attività ludico-ricreative, gite, balli, giochi e molto altro ancora.
All’interno della casa di riposo sono presenti aree comuni finalizzate alla stimolazione dell’intelletto, allo sviluppo della creatività, del dialogo e della socializzazione.
Sono previste camere singole, doppie, oppure appartamenti che meglio si adattano alle esigenze personali.
All’interno di una casa di riposo, il soggetto anziano può godere di assistenza sanitaria durante il giorno nonché della tranquillità della residenza. Questa tipologia di struttura, infatti, normalmente è situata in luoghi circondati da spazi verdi e lontani dal caos cittadino. Le attività organizzate e la presenza di altre persone coetanee, inoltre, favoriscono la stimolazione dell’assistito.
Tuttavia, ci sono anche aspetti negativi che includono stress, agitazione e la possibile difficoltà derivante dall’adattamento ad una situazione estranea all’ambiente domestico.
È difficile determinare quale sia la scelta migliore tra l’assunzione di un badante o la scelta di una casa di riposo, in quanto in entrambi i casi si possono avere vantaggi e svantaggi.
Abbiamo fatto chiarezza sulle due opzioni e certamente, laddove l’anziano non sia del tutto autosufficiente e necessiti di assistenza infermieristica specifica, il ricovero in una casa di riposo è certamente la soluzione più indicata.
In entrambi i casi i costi sono sostenuti dall’assistito e dalla sua famiglia e il costo medio delle case di riposo varia tra i 1000€ e i 2500€ mensili, mentre il costo di un badante è variabile in base alle ore dedicate all’assistenza e alla Regione.