La sua Olivetti Lettera 35 sempre carica di fogli
E’ una signora elegante la nobildonna Maria Chimenti Arena, con begli anelli sulle dita curate.
Maria è nobile per parte di madre (sua nonna sposò in prime nozze un principe Pignatelli) ed è napoletana, ma l’accento partenopeo esce solo quando si infervora nel racconto o parla di qualcosa che non le piace. Per il resto parla un italiano senza inflessioni. “Dopo la morte di mio papà, fino a sette anni ho vissuto con mia zia, la sorella di mia mamma, che era proprietaria, oltre che direttrice e insegnante di italiano, dell’istituto scolastico dove io studiavo e che non voleva sentire la parlata napoletana in casa”, ci racconta.
Maria parla francese e inglese, ha un brevetto di creatrice di moda e anche un diploma di infermiera che, ci racconta, le è stato utile più di una volta in tempo di guerra o quando ha dovuto aiutare una vicina di casa in un parto difficile. Maria è stata sposata per 52 anni (da quando ne aveva 24) con un imprenditore edile e ha vissuto in una certa agiatezza all’epoca della ricostruzione post bellica. Ma poi il lavoro è rallentato e per un breve periodo, negli Anni ‘50, ha dovuto trasferirsi con la famiglia in Germania per poi tornare a Milano, dove il marito aveva avuto l’opportunità di prendere in gestione un hotel, il primo di molti che Maria lo aiuterà a condurre, stabilendosi definitivamente al Nord.
Maria ha oggi 92 anni, tre figli maschi e un romanzo da completare nel cassetto. Alla residenza ha continuato a coltivare una passione per la scrittura, che ha sempre avuto, e compone poesie e brevi testi per tutte le ricorrenze, con la sua Olivetti Lettera 35.
Tre figli maschi e un romanzo da completare nel cassetto, ha continuato a coltivare la passione per la scrittura
Nome: Maria Chimenti Arena
Occupazione: scrittrice
Hobby: scrittura
Passatempi: lettura
Su due pareti in un angolo di una sala, la direzione ha appeso i molti attestati e premi letterari vinti da Maria negli anni e alcuni suoi componimenti. Ne abbiamo letto qualcuno, scoprendo molta luce e, talvolta, una vena di malinconia e di rimpianto. I suoi scritti sono come Maria.